La voce circolava già ieri, oggi trova conferme. I giornalisti che hanno chiesto l’accredito stampa per assistere all’apertura degli Stati Generali dell’Editoria a Roma si sono sentiti rispondere che entra solo chi ha ricevuto questo invito. Ciapa lì.
I giornalisti potranno seguire i lavori fuori dalla sala Polifunzionale (che ha più di 100 posti a sedere) e forse ascoltare il dibattito con una diretta streaming, che non è ancora stata confermata.
C’è un po’ d’imbarazzo nelle varie associazioni di categoria, sarebbe la prima volta che il presidente dell’Odg Verna e il segretario della Fnsi Lorusso partecipano ad un evento, che ha per tema il giornalismo, e i cronisti che dovrebbero riportare le fasi dell’incontro sui loro giornali, siti web o in televisione sono tenuti fuori dai lavori.
Io mi stupisco che molti si stupiscano. Questo Gran Galà Crimi è una porcata, che il governo sta giocando sulle spalle dei giornalisti per delegittimare questa professione. E’ un trappolone per incastrare il mondo dell’informazione. Ma vi siete dimenticati che Salvini e Di Maio fino a ieri per parlare dei maggiori quotidiani italiani li chiamavano i giornaloni?
Ma non ricordate più l’impegno, sempre dichiarato, che il governo si è preso per abolire la legge sull’Ordine dei giornalisti? Avete dimenticato le parole di Crimi che ha detto che il mondo è cambiato, perciò bisogna cambiare anche i giornalisti?
E adesso lo stesso sottosgretario, dopo che il M5S ha bocciato la proposta di leggina che avrebbe consentito all’Inpgi di aprire le porte anche da altri soggetti, ha dichiarato che la questione Inpgi va gestita separatamente dagli Stati Generali. Un altro tavolo, perché non è soltanto questione di ampliare la platea, ma c’è dell’altro. Ma chi gli ha chiesto niente? Faccia il suo dovere di governante, firmi quelle tre righe e spedisca la proposta (firmata dalla Lega) alla Camera.
Cominciano male in primavera i roboanti Stati Generali, finiranno peggio in aututnno.