Il Manifesto ha pubblicato l’invito diramato dal sottosgretario Crimi per l’apertura (lunedì 25) degli Stati Generali dell’Editoria.
Eccolo qui sotto.
Come appare evidente c’è una grossa fetta dimenticata dell’editoria italiana. E cioè i rappresentanti delle cooperative editoriali e della comunicazione, dell’editoria cattolica, del no profit, del mondo universitario e della ricerca, dell’industria. E sono quelli maggiormente colpiti dal taglio ai fondi pubblici, deciso dal governo che sarà invece rapprsentato da Conte (il premier). Potranno accomodarsi in platea, questo sì. So già la risposta di Crimi: ci sarà tutto il tempo da qui a settembre per parlare con tutti.
Per ora è ancora incerto se l’apertura delle Assise Crimi verrà trasmessa in streaming. Se così non fosse sarebbe una contraddizione non da poco per gli uomini di governo del M5S che hanno fatto del dibattito pubblico in rete la loro bandiera.
Il cammino è lungo, l’autunno è lontano. Può succedere di tutto. Speriamo.