E’ una fuga. Dopo la pubblicazione dell’orrido titolo sui gay anche la multinazionale del farmaco Menarini ha dichiarato, in una mail spedita all’europarlamentare Daniele Viotti, l’intenzione di dissociarsi da Libero.
Menarini scrive: “Gentile onorevole Viotti la ringraziamo per la sua email e per la segnalazione in merito al titolo apparso ieri sul quotidiano Libero. Anche noi di Menarini ci sentiamo profondamente offesi da quelle parole perché si discostano totalmente dai valori che ci contraddistinguono come azienda. Il nostro gruppo, presente in 136 paesi nel mondo con 17 mila dipendenti, ha sempre tutelato la libertà individuale. Pertanto rifiutiamo categoricamente ogni tipo di discriminazione fondata su etnia, religione, orientamento sessuale, opinione o condizione personale e sociale. Per questi motivi, agiremo di conseguenza”.
Già l’altro ieri aveva annunciato di ritirare il suo pacchetto pubblicitario Ristora, il cui marchio compariva in un incorniciato accanto alla testata. Un portavoce dell’azienda aveva detto: “Ristora ha deciso di ritirare immediatamente le sue inserzioni dopo aver ricevuto molte mail critiche. Non vogliamo in nessun modo che il nostro nome venga accostato a quello di Libero”.
Come si dice tra gentiluomini, adesso per Libero sono cazzi, se la fuga degli inserzionisti dovesse ampliarsi, il giornale, che non riceverà più contributi pubblici, si troverebbe in gravi difficoltà.
Credits