Pier Luca Santoro su Data Media Hub ha condotto una interessante inchiesta, corredata da numeri e grafici, sulla capacità di penetrazione dei diversi media come fonte d’informazione. Il risultato, per quanto riguarda i quotidiani online, è sconcertante. Detta in modo molto semplice, i giornali online destano nei lettori lo stesso interesse che può avere il Televideo. Il cosiddetto Teletext Rai, nato nel 1984.
Scrive Santoro: “Regna sovrana la televisione con i telegiornali al primo posto come fonte d’informazione. Se mediamente i notiziari televisivi sono utilizzati dal 65% degli italiani per informarsi, questa percentuale scende al 57.2% per coloro di età compresa tra i 14 e i 29 anni, per invece raggiungere l”82.8% tra chi ha tra 65 e 80 anni”.
Il ruolo di Facebook: “Subito dopo i TG, seppure con un’ampia distanza, la seconda fonte d’informazione è Facebook, con una penetrazione del 25.9% che sale al 36.3% per chi ha tra 30 e 44 anni, e raggiunge il 30.4% per coloro in possesso di diploma o laurea. Nell’ultimo anno Facebook ha subito una battuta d’arresto, con un calo del 9.1% di utenza a scopi informativi, ma resta ben 11 punti percentuali sopra i quotidiani cartacei a pagamento e addirittura 17 punti percentuali al di sopra dei quotidiani online”.
I quotidiani online: “La penetrazione dei quotidiani online è inferiore al 9% e scende addirittura al 7.3% per quanto riguarda la fascia di età 14 – 29 anni. Dunque i social non sono piattaforme di distribuzione e non servono ad attirare nuovi pubblici, ed in particolare i giovani, tallone d’Achille da sempre dell’informazione. La penetrazione dei quotidiani online è, quasi, pari a quella del televideo come fonte d’informazione, e non compensa neppure lontanamente il calo, il crollo, dei giornali nel formato tradizionale cartaceo. Tirate voi le somme”