E’ andata a finire male, anzi peggio la vicenda dei giornalisti de Il Giornale del Piemonte, dorso regionale del quotidiano milanese di Paolo Berlusconi. Anche se in questo caso l’intricata questione non riguarda l’imprenditore lombardo, ma Polo Grafico di Diego Rubero, editore del giornale piemontese. La lunga agonia l’avevo raccontata qui il 3 gennaio scorso nella speranza che qualche filo si potesse riannodare. Ma non c’è stato niente da fare. I tre giornalisti rimasti, gli ultimi superstiti di una redazione che ha avuto in passato un corpo redazionale ben più corposo, senza stipendio da ottobre, nessuna tredicesima a Natale e per giunta esclusi dal lavoro quotidiano (mentre il giornale continuava ad uscire regolarmente, affidato a un service e a collaboratori) hanno rassegnato le dimissioni per “giusta causa”, come riporta oggi sul suo sito il sindacato Stampa Subalpina che scrive: “Nel rinnovare la propria piena e incondizionata solidarietà ai colleghi del Giornale del Piemonte, conferma che sarà al loro fianco in tutte le iniziative che intraprenderanno per ottenere quanto nel loro diritto”. Una vicenda ancora più complessa se si pensa che Polo Grafico, galassia editoriale con sede a Beinette (Cuneo), non ha mai esplicitato crisi economiche aziendali.
Da almeno tre mesi la redazione chiedeva anche che venisse pubblicato un comunicato sindacale, ricevendo ogni volta dal direttore-editore un netto rifiuto. Richiesta che a quanto pare ha inasprito ulteriormente i rapporti interni al giornale, generando un clima invivibile, una sorta di muro tra il direttore Diego Rubero (titolare di Polo Grafico) e redattori.
Questo invece il comunicato di oggi, che il sindacato chiede venga pubblicato nel numero in edicola domani 22 febbraio: “Non sappiamo chi abbia scritto le pagine del giornale che state leggendo. Di certo non i giornalisti che per oltre quindici anni hanno lavorato al Giornale del Piemonte. Messi economicamente alle strette dal mancato pagamento degli stipendi dal mese di ottobre e mortificati professionalmente da un direttore ed editore che li ha da tempo accantonati, i tre redattori della testata hanno rassegnato ieri le dimissioni per giusta causa. Una decisione drammatica che si sarebbe potuta evitare se l’azienda avesse aperto quella trattativa chiesta già due mesi fa dal sindacato. Invece, la proprietà ha preferito mettere la testa sotto la sabbia, facendo finta che le sofferenza economiche di un gruppo che da cinque mesi non paga gli stipendi e che da oltre quattro anni non versa quanto dovuto al fondo di previdenza complementare dei giornalisti fossero fantasia. Purtroppo questa è la realtà con la quale ha convissuto fino a ieri una redazione che è stata infine costretta gettare la spugna. L’Associazione Stampa Subalpina è vicina e solidale ai colleghi del “Giornale del Piemonte” e li affiancherà in tutte le iniziative per ottenere quanto dovuto dall’azienda e per tutelare la propria dignità professionale”.
Ora diventa necessaria una risposta dell’editore.
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