Sul mio Firefox ho installato AdBlock, un programma cioè che mi consente di bloccare la visione della pubblicità quando consulto un sito. Naturalmente non tutta, solo quella che rompe le balle, tipo finestre che si aprono con spot che strillano i loro slogan come aquile strozzate, che compaiono all’improvviso e che non puoi fermare. Anche se per caso sei ad una riunione, al ristorante, nel tuo letto, al cinema, sul treno. Quella pubblicità invasiva che precede la visione di un video in rete. Immagini e audio. Una forma di arroganza che non si ferma nemmeno davanti ad un servizio giornalistico che mostrerà morti ammazzati, guerre, gente che piange. Vuoi vedere la disperazione di Amatrice? Ti becchi per 30 secondi un tizio che sorride con una polizza in mano e che t’invita a sottoscriverla per avere una vita più serena.
Ora La Repubblica ha deciso di bloccare la visione di tutti i suoi video a chi utilizza AdBlock. Vuoi vedere Baggio tra i terremotati? Elimina il blocco della pubblicità. Scrive il quotidiano: ” OPS…Sembra che il tuo browser stia bloccando la pubblicità. Tutti i video e le dirette sono disponibili sul nostro sito gratuitamente, anche grazie alla pubblicità. Per continuare a fruire dei nostri contenuti devi disattivare il tuo ad blocker per questo dominio. Se non sai come fare, qui troverai le istruzioni”.
Io so come fare, mi tengo AdBlock. Almeno fino a quando questo tipo di pubblicità non verrà regolamentata con norme che tengano conto della sensibilità dei lettori. Vorrei non dover vedere Jurgen Klopp che alla guida di un’auto sorride come un cretino prima di un servizio su un tizio che si è fatto esplodere in un cinema.
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