Secondo i dati Nielsen (andamento degli investimenti pubblicitari in Italia nel 2016 commissionata dal Sole 24 Ore con elaborazioni di alcune centrali media) il gruppo Volkswagen conquista la palma di principale investitore pubblicitario sul mercato italiano. Nel 2016 il gruppo automobilistico, che ha dovuto gestire già a partire da fine 2015 il “dieselgate”, lo scandalo legato ai motori “truccat” di alcune automobili diesel vendute negli ultimi anni, ha messo agli atti investimenti per 122,3 milioni, con una crescita del 17,4 per cento. Questo incremento ha portato il gruppo automobilistico sul gradino più alto del podio, scavalcando il gruppo Ferrero sceso al quinto posto, dopo una flessione degli investimenti pubblicitari dell’8,5 per cento. Al secondo Procter & Gamble (107,4 milioni, +5,4%). Al terzo Fca con 104,6 milioni (+23,8%).

Per quanto riguarda i mezzi, è la tv generalista a calamitare la gran parte della spesa (55,8% del totale, +6,3% sul 2015), ma crescono i budget veicolati sulle reti digitali e tematiche (26,2% del totale, +12,6%). I quotidiani sono in calo anche tra la top ten (1,7% del totale, -30,2%), così come la radio (7,5% del totale, -3,5%) e il web (5,2% del totale, -2,5%).

I numeri però non tengono conto di search e social. Gli investimenti su Google, Facebook, Youtube, Twitter e affini non sono infatti stati conteggiati