giorgio levi

De Benedetti fa girare le poltrone. Il capo di Gedi News Network sostituito dopo appena 14 mesi a Torino

Foto archivio Il Times (tutti i diritti riservati)

Andrea Filippi è durato poco più di un anno a capo del coordinamento delle testate locali di Gedi News Network. Era arrivato a Torino nel marzo dello scorso anno per affiancare il direttore de La Stampa Maurizio Molinari, che è anche il numero uno editoriale di Gnn. Al suo posto arriva Luigi Vicinanza, un lunghissimo percorso all’interno del Gruppo De Benedetti, arrivato ai vertici scalando con grande determinazione tutte le tappe della carriera.

Filippi invece va a dirigere La Provincia Pavese, al posto di Alessandro Moser che se ne va da Gedi. Filippi era già stato direttore de La Nuova Sardegna che aveva lasciato quando Gedi aveva dato in affitto  il quotidiano a DBInformation, società di Nini Briglia (ex numero uno dei periodici Mondadori) e di Gianni Vallardi (ex Rcs). L’allora Gruppo Espresso aveva infatti dovuto sbarazzarsi, nell’ottobre del 2016, della Nuova Sardegna (e di altri giornali locali) per far posto a La Stampa e al Secolo XIX e non cadere nei divieti dell’Antitrust sul numero totale di copie che ciascun gruppo editoriale può produrre. Si stava formando il mega agglomerato editoriale, che sarebbe arrivato due anni dopo, e la formula in affitto consentiva di procedere sulla road map dell’editore. Venne firmato con Briglia un contratto di tre anni, che dovrebbe scadere proprio nel 2019.

L’ufficio stampa di Gedi, a tutt’oggi domenica 5 maggio, non ha rilasciato comunicati. L’ultimo è del 29 marzo. Forza e coraggio. Secondo quanto pubblicato da Prima On Line invece Luigi Vicinanza, che arriva dalla direzione de Il Tirreno, avrebbe accettato per spirito di servizio.

Il che potrebbe significare.

1. Il lavoro d’integrazione di Stampa e Secolo XIX con gli altri quotidiani locali non si è compiuto o è andato troppo a rilento. Il cambio al vertice vorrebbe dire che è necessario agire molto più rapidamente.

2. Vicinanza stava benissimo a Livorno. Se è vero che ha accettato l’incarico con spirito di servizio vuol dire che la macchina Gnn si è inceppata rispetto ai piani previsti ed è più urgente del previsto porvi rimedio.

3. Filippi non andava d’accordo con Molinari. Ipotesi fantasiosa. Il direttore della Stampa ha ben altre gatte da pelare con il calo di copie vendute, quello della pubblicità, i prospettati tagli di pagine. La direzione editoriale di Gnn non dovrebbe essere  al primo posto delle sue preoccupazioni.

4. De Benedetti e Cioli hanno assoldato il più esperto dei loro dirigenti perché imprima una svolta a Gnn, anche sui costi di produzione.

5. John Elkann, azionista di minoranza, da tempo fuori dai giochi, e poco dialogante con la famiglia De Benedetti, nonostante Rodolfo (presidente di Cir – Cifide, ora vicine alla fusione) abbia qui rassicurato: “C’è un accordo pieno con Elkann”, potrebbe tornare a dare battaglia per riprendersi La Stampa e l’intero Gruppo Gedi. E ritornare al ruolo di editore, al quale pare non abbia mai rinunciato. Ma per un passo così complesso dovrebbe trovare la tavola apparecchiata per bene. E cioè con Stampa, Secolo XIX e intera Gedi perfettamente integrati, macchina oliata e previsione sensata di tornare a vendere copie e a fare utili con la rete.

Forse è proprio questo il lavoro complicatissimo che dovrà svolgere Luigi Vicinanza con spirito di servizio.