Giuseppe Conte (il primo ministro) è tornato oggi sulla questione dei finanziamenti pubblici all’editoria. A differenza del bullo Vito Crimi ha pestato un po’ sui freni. Come sempre con questo governo, dove qualcuno le spara grosse e qualcun altro si premura di raffreddare la polveriera.
Così, oggi Conte ha detto: “Quella misura preannunciata dal sottosegretario Crimi rientra nelle iniziative programmate di questo governo. Dobbiamo ancora mettere a punto una serie di dettagli su come realizzarla. Ma non è misura punitiva, sia ben chiaro. Ci sarà sensibilità per quegli organi di stampa che rappresentano minoranze. Saremo sensibili a tutti i diritti costituzionalmente riconosciuti”.
E quali sono i diritti non costituzionalmente riconosciuti? Pazienza, adesso arriverà qualcuno a spiegarcelo.
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