La signora Alessandra Mussolini ha postato un tweet, ne giorni scorsi, dove affermava di voler denunciare alla polizia Postale tutti quelli che sui social avessero osato insultare la memoria di Benito, suo nonno.
Io le ho inviato questo messaggio.
Post che ha generato più di 500 like e quasi 350 condivisioni, che a loro volta hanno prodotto altre migliaia di condivisioni.
La signora Mussolini mi ha risposto così su Tweeter.
Naturalmente sono stati migliaia gli utendi Fb e Twitter che le hanno scritto un post simile al mio, compresa la Comunità Ebraica, l’Anpi e decine di altre associazioni democratiche.
Il fatto che io sia stato bloccato è l’esatta fotografia di chi è la signora Mussolini, incapace di qualsiasi confronto democratico. Mi auguro davvero che mi abbia denunciato, anzi non vedrei l’ora di andare ad un processo che mettesse al centro del giudizio uno dei più infami dittatori della Storia. In fondo, un processo a Mussolini non l’abbiamo mai fatto e forse questo chiuderebbe per sempre un capitolo che non si è mai potuto sigillare.
Quanto alla Mussolini la potrei a mia volta denunciare per apologia di fascismo, reato previsto dalla Costituzione. Ma non vorrei toglierle la soddisfazione di portarci sul banco degli imputati. Se dovesse accadere il mio avvocato difensore sarebbe la Storia, insieme alle testimonianze dei figli e dei nipoti di ebrei, dissidenti, partigiani e militari italiani morti nei lager tedeschi e sui campi di battaglia.