Il governo sta lavorando per arrivare un disegno di legge che abolisca l’Ordine dei giornalisti. Il sottosgretario Vito Crimi lo ha detto l’altro giorno qui molto chiaramente. Crimi è lo stesso senatore che già nel 2013 propose di abolire l’Ordine. E fu il firmatario, insieme ad altri 53 senatori, di un disegno di legge su questa specifica materia.
Secondo quella proposta del 2013, l’Ordine si era rivelato essere un organo inadeguato “ai cambiamenti e alla dinamicità tipici di una professione in rapida evoluzione” ed è per questo che sarebbe stato inutile mantenerlo attivo.
I senatori del M5S dissero che “abolendo l’Ordine si “sarebbe risolta la situazione complessa per cui sempre più persone pur non essendo giornalisti professionisti svolgono questa attività in maniera non occasionale e retribuita. Così come pure “l’insostenibile situazione di precariato con cui molte migliaia di giornalisti sono costretti a convivere ogni giorno”.
Nel 2013 il disegno di legge non ebbe successo. Oggi quel percorso, con qualche opportuna e aggiornata modifica, potrebbe avere un esito ben differente.