
Questo premio sarebbe molto piaciuto a Vera, che aveva impiegato una parte considerevole del suo tempo professionale a far crescere nuove generazioni di giornalisti. Collaboratrice delle più autorevoli testate italiane (ma la sua casa fu sempre Repubblica), sindacalista tenace, Vera ha lavorato sempre perché i diritti fossero uguali per tutti, non virtuosismo da editoriale ma opportunità concreta. E fu proprio lei a fondare più di 16 anni fa il master di giornalismo Giorgio Bocca di Torino.
L’argomento di questa quinta edizione del Premio Schiavazzi è Il lavoro che verrà.Che cosa succederà al mondo del lavoro una volta superata questa fase di pandemia? Questi mesi di emergenza sanitaria hanno mandato in crisi le filiere economiche del terziario (dalla ristorazione al turismo, dal fitness a diversi settori commerciali) il tutto in un contesto già indebolito dal ricorso costante a forme di lavoro che negli anni hanno eroso, diritti, tutele, prospettive.
Potranno partecipare le studentesse e gli studenti e le/gli ex allieve/i sotto i 35 anni delle Scuole e dei Master in giornalismo riconosciuti dall’Ordine Nazionale.
Il bando è pubblicato sul sito https://exstudentimastergiornalismotorino.wordpress.com
La giuria che valuterà gli elaborati è composta da Emmanuela Banfo (Affarinternazionali magazine), Ettore Boffano (Il Fatto Quotidiano), Lorenza Castagneri (Il Corriere della Sera), Selma Chiosso (La Stampa), Federica Cravero (La Repubblica), Paolo Griseri (La Stampa), Marco Imarisio (Il Corriere della Sera), Simonetta Rho (Rai), Luca Rolandi, (Centro Studi sul giornalismo Pestelli), Enrico Romanetto (Cronacaqui) e Stefano Tallia (Rai Fnsi).
Il giudizio della giuria sarà insindacabile.
Le motivazioni saranno illustrate nel corso della cerimonia di assegnazione del Premio.