giorgio levi

Il disegno finale del M5S: smantellare il giornalismo italiano. Lega contraria ma incapace di reagire al diktat

Massimiliano Capitanio, deputato della Lega

Prima ancora che comincino gli Stati Generali dell’Editoria, il M5S mostra chiaro il disegno di smantellamento della professione giornalistica così come lo abbiamo conosciuto fino ad oggi. Tra venerdì notte e sabato mattina il M5S si è opposto con tutte le sue energie ad una leggina, discussa in Commissione Lavoro della Camera, grazie alla quale oltre 20 mila comunicatori avrebbero avuto il via libera per lasciare l’Inps e iscriversi all’Inpgi. Salvando di fatto l’Istituto di previdenza dei giornalisti dalla gravissima crisi economica in cui versa.

Le tre righe di legge erano state scritte da 7 deputati della Lega a firma Massimiliano Capitanio. Tutto sembrava dovesse andare a buon fine in Commissione, per poi avere il via libera dalla Camera. Invece i grillini hanno puntato i piedi e messo all’angolo i deputati della Lega. Un vero e proprio diktat. A cui la Lega non ha saputo o potuto reagire.

La lunga marcia del M5S verso la dissoluzione del giornalismo italiano è dunque cominciata. Le prossime tappe le sapremo quando inzieranno i fumosissimi Stati Generali dell’Editoria. Dove tra i punti base in discussione ci sarà l’abolizione della legge che istituisce l’Ordine dei giornalisti.

La professione è cambiata, sostiene Conte (il premier), cambiamo anche i giornalisti.