giorgio levi

La piccola rivolta di Gambarie: “Anche noi vogliamo leggere i giornali!”

Gambarie d’inverno, lo spettacolo dell’Aspromonte (foto Domecost 80 da Wikipedia).

C’è questa piccola storia che sembra cucita apposta per Ferragosto.

Gambarie è un minuscolo paesino a poco più di 1.300 metri, al centro del Parco dell’Aspromonte. La provincia è Reggio Calabria. Siccome non avevo la più pallida idea di dove si trovasse l’ho cercato su Google Maps e su Wikipedia. Ho trovato questo e molto altro. E debbo dire che sono rimasto incantato da tanta bellezza paesaggistica. Le neve d’inverno, il mare là in fondo, le piste da sci, i boschi d’estate, un natura spettacolare, selvaggia, montagna vera. Insomma, mi dividono un po’ di chilometri, ed è un vero peccato.

Lì a Gambaire tuttavia hanno un problema. Insolito, direi, dati i tempi. Un gruppo di cittadini ha protestato perché i giornali no arrivano la mattina in paese. E nemmeno al pomeriggio o alla sera. Hanno scritto e StrettoWeb ha pubblicato: “E’ normale che in una località turistica montana come Gambarie, una delle più importanti tra Calabria e Sicilia, e nel Mezzogiorno, nonché sede del Parco dell’Aspromonte, nel mese di Agosto (mese di punta per il turismo estivo) manchi un’edicola per la rivendita di giornali e riviste? La risposta, secondo noi, è altrettanto semplice: no. Si tratta di un’anomalia evidente, se si pensa ad altre località turistiche di montagna, dello stesso Mezzogiorno (si pensi per esempio a Camigliatello Silano, a Roccaraso o a Campitello Matese, dove una rivendita di giornali non manca. Verificare per credere)”.

Ho verificato e in quei posti lì una rivendita di giornali c’è. Perché Gambarie no? La risposta del distributore locale non si è fatta attendere: “Con molto rammarico ho letto l’articolo riguardante le responsabilità, che ci accreditano riguardante la mancata consegne di giornali presso l’edicola di Gambarie, tutto falso! Non c’è traccia che il bar Romeo abbia comunicato alla nostra Azienda la volontà di vendere giornali nella stagione estiva 2017. Fermo restando che siamo disponibile da subito alla fornitura presso la rivendita”.

Risponde Il Ritrovo, che non lo so, perché i ruoli qui si confondono un po’, ma ho il sospetto che sia quello che il distributore chiama bar Romeo, il quale afferma: “Dal 12/08/2017 la nostra edicola è stata di nuovo fornita di “Gazzetta del Sud” in quanto è stato l’editore stesso (che ringraziamo) ad incaricarsi della consegna del proprio quotidiano , avendo ricevuto dal distributore conferma che giornali e riviste non verranno consegnati a Gambarie. Pertanto la direzione de “Il Ritrovo” non intende assumersi colpe per un disservizio che non dipende da noi”.

D’accordo, credo che la questione di risolverà in fretta. Se già non è andata a posto in questi due giorni. Gambarie avrà la sua Gazzetta del Sud e i villeggianti si godranno foreste, fiori e notizie. C’è di meglio al mondo?

Tuttavia, quello che  mi ha sorpreso non è questa modesta incomprensione tra distributore e rivendita locale, ma è la lettera scritta da abitanti e vacanzieri: “Vogliamo il giornale tutte le mattine!”. In un mondo che non riesce a fra quadrare i conti, con editori che si affossano da soli, dopo aver licenziato intere redazioni. Di giornali alla frutta e pure al dolce. Di altri che stentano a vendere nelle proprie città, che lamentano costi e spese e tagliano con la falce tutto quello che è rimasto. In un mondo così aggrovigliato su se stesso che ha decretato la fine dei giornali di carta senza avere ancora capito come ricavare reddito da internet, ecco in questo mondo ci sono venti o trenta persone, beatamente stese sui prati dell’Aspromonte, che reclamano il loro quotidiano, per sfamare lo stomaco, non solo di formaggi stagionati, ma anche di notizie, ebbene questo dovrebbe essere un segnale così evidente che non sarebbe nemmeno necessario parlarne.

Fate girare quelle rotative, caricate quella carta su un furgone, e date a tutte le Gambarie d’Italia quello che la gente si aspetta. Notizie. Nient’altro che questo.