La vicenda è nota, l’avevo postata qui (con registrazione video) il 19 febbraio scorso. Maria Teresa Meli senza troppi giri di parole, nel corso di un dibattito televisivo, dice a proposito dell’Ordine dei giornalisti. “Va sciolto sì, ma nell’acido!”. Ben assecondata da Vittorio Feltri che era in collegamento video. Per questa ragione la Meli è stata deferita al Consiglio di disciplina dell’Ordine del Lazio il 4 maggio prossimo.
Subito è scattata la mozione solidarietà. Appello su Facebook, dove si legge: “Per questo commento (sciolto nell’acido) su un social network (relativo all’iniziativa del presidente Odg Enzo Iacopino, che addì 7 febbraio 2017 aveva chiesto e ottenuto da Luigi Di Maio una lista nera di giornalisti invisi al partito dei Cinque Stelle) la collega Maria Teresa Meli del Corriere della Sera, il 4 maggio prossimo, verrà sottoposta a procedimento disciplinare dall’Ordine dei giornalisti del Lazio. Noi sottoscritti, giornalisti professionisti e pubblicisti iscritti al medesimo Ordine, da sempre e per cultura contrari ai reati di opinione, a prescindere dalla condivisione di tale affermazione, la sottoscriviamo e la pronunciamo autodenunciandoci per il medesimo reato di opinione, e chiediamo formalmente di essere sottoposti alle medesime sanzioni”.
E dunque raccolta firme, sempre su Facebook, un centinaio, tra le quali figurano quelle di Mattia Feltri, Fulvio Abbate e Giuliano Ferrara, Tommaso Labate e Francesco Verderami.
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