Il Consiglio di disciplina dell’Ordine dei giornalisti della Lombardia ha deliberato l’apertura di un procedimento disciplinare nei confronti dei giornalisti Vittorio Feltri e Pietro Senaldi, rispettivamente direttore editoriale e direttore responsabile di Libero. Al centro del procedimento, il titolo “Patata bollente” accostato alla sindaca di Roma Virginia Raggi pubblicato dal quotidiano il 10 febbraio scorso in prima pagina.
Per aprire una pratica di “provvedimento disciplinare” è necessaria una denuncia o segnalazione specifica, in questo caso inviata all’Ordine dalla Commissione Pari Opportunità di Fnsi e Usigrai che scrivono: “Un titolo gravemente offensivo, con inaccettabili allusioni alla vita privata e fortemente sessista che, lungi dal rappresentare giornalisticamente la vicenda capitolina, appariva scelto ad arte per suscitare curiosità morbosa e sensazionalismo ai danni di una esponente politica ricorrendo a offese sessiste troppo sovente riservate alle donne e risultando, per altro, gratuitamente denigratorio”.
Che cosa farà Vittorio Feltri? Si difenderà? O si disinteresserà della vicenda? In virtù dell’idea che il direttore editoriale di Libero ha dell’Ordine dei giornalisti e che qui aveva esplicitato. Forza Vittorio, fagli vedere chi sei.