Dai mugugni e dalle incazzature alla costruzione del nuovo Salone del Libro. Oggi a Prali (nel corso del tradizionale appuntamento stagionale con Pralibro) primo dibattito pubblico sul futuro del Salone di Torino. Alla presenza di un pubblico foltissimo e di una ricca schiera di ospiti (librai, scrittori, giornalisti e amanti vari della cultura del libro), coordinati dal vulcanico Rocco Pinto, con la collaborazione della Claudiana e della Chiesa Valdese, ci si è domandati: che cosa fare da oggi in poi?
Un quesito impegnativo, a cui si è cercato di dare risposte fattibili. Certo, un piccolo passo, ma è il primo. Esattamente nello spirito che la sindachessa Appendino (presidente pro tempore della Fondazione) vorrebbe diffondere come massimo modello di democrazia consultiva. Ascoltare i cittadini. E qui c’eravamo. Dovrà dunque tenerne conto. I primi mattoni sono quelli, per necessità di costruzione, più solidi. La strada è durissima e in salita, a cominciare dall’intricata questione della Fondazione, dal rinnovo dei vertici, dal gruppo dirigente che dovrà lavorare in tempi rapidi. Per ora il confronto di oggi ha dimostrato una volontà fortissima di tenere la barra del timone ben diritta.
Qui di seguito i link sulla fiera di Prali. E quello al podcast di Radio Flash che ha registrato il dibattito.
Credits
Su la Stampa il dibattito “Salone del Libro di Torino: come costruire la XXX edizione”
In .pdf l’articolo del libraio Rocco Pinto uscito oggi 31 luglio su La Stampa