Caro il mio gabbiano, quello tuo sguardo stolto non mi è nuovo
giorgio levi

Caro il mio gabbiano, quello tuo sguardo stolto non mi è nuovo

Nuoto al mattino presto, non c’è nessuno sulle spiagge, nessuno in mare. Come piace a me. C’è un solo e unico abitante. Un gabbiano, che di notte dorme sulla boa ancorata davanti all’arenile. Nuoto silenzioso e mi fermo ad un paio di metri dall’isolotto galleggiante. Lui passeggia sul bordo. Adagio, avanti e indietro. Vorrei salire. … Continua a leggere