giorgio levi

Gli scandalosi compensi della gestione Inpgi. Nel 2019 gli organi di gestione sono costati più di 1 milione di euro. I conti precipitano, ma i consiglieri non rinunciano ad aumentarsi le indennità di carica

Leggo e ricavo questi dati da Professione Reporter , che a sua volta cita una relazione della Corte dei Conti, sulla gestione amministrativa 2019 di Inpgi gestione principale.

Scrive la Corte: “Gli organi sociali sono composti da un numero elevato di soggetti che non appare funzionale ad assicurare l’efficacia dell’azione e, comunque, comporta costi elevati che incidono negativamente su una gestione che presenta, da molti anni, un andamento negativo, senza segni di inversione di tendenza”.

Quanti sono i soggetti. Un numero spropositato: 65 consiglieri deliberanti, più 4 a titolo consultivo, più 17 consiglieri di amministrazione.

Un costo folle. “Nel 2019 il presidente del Consiglio di amministrazione ha percepito 234.576 euro lordi più 9.236 euro di rimborsi per missioni per un totale di 243.812 euro. Il presidente del collegio sindacale ha percepito 66.536 euro più 15.323 di rimborsi per missioni: totale 81.859. In totale i componenti degli organi di gestione di Inpgi 1 (giornalisti dipendenti) hanno ricevuto compensi per  1.040.694 euro”.

I conti precipitano, ma l’indennità di carica aumenta. “Certifica la Corte dei Conti che le indennità di carica degli organi collegiali per il 2019 sono aumentate dell’1,1 per cento rispetto alle indennità del 2018. Nel 2019 i costi complessivi per gli organi sociali di Inpgi 1, inclusi gli oneri previdenziali e assistenziali, sono aumentati del 2,65 per cento rispetto al 2018”.

Anche sul personale non ci si risparmia. “Il costo complessivo per il personale è aumentato del 2,88 per cento rispetto al precedente esercizio. L’importo include il costo degli 8 dirigenti e del Direttore generale, che ammonta a 2,19 milioni (inclusi oneri previdenziali e assistenziali), per un costo medio del solo personale dirigente pari a 242.881 euro”.

I numeri parlano da soli, per quel che valgono, ora che Inpgi è stata assorbita di Inps. Ma sono una indicazione perfetta della gestione amministrativa e dirigenziale di Inpgi. E’ chiaro che quel milione di euro di spese per i consiglieri non avrebbe raddrizzato il buco di due anni dopo di 250 milioni. Ma perché la presidente Macelloni, e tutti i consiglieri, non si sono tagliati i compensi quando hanno chiesto ai pensionati un sacrificio con un prelievo forzoso del tutto inutile, perché nulla avrebbe fermato quel fiume in piena di debiti?

Che la presidente Marina Macelloni abbia portato a casa più di 243 mila euro nel 2019, quando il presidente di Inps Pasquale Tridico ha in busta paga 150 mila euro all’anno, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella 239 mila e il premier Mario Draghi 80 mila (ai quali ha elegantemente rinunciato), oggi ci fa sorridere.

Il capitolo Inpgi è chiuso. Rimane una domanda: perché questa avidità, perché far finta di avere soluzioni di risanamento in mano (alcune ridicole come il caso dei comunicatori), perché chiedere un sacrificio ai colleghi, quando ciò che appare oggi, osservando la relazione della Corte, era tutt’altra faccenda? Chiedi sacrifici e mettiti in prima fila, così avrebbe dovuto essere.

Ma in fondo non è più importante, ora è finita davvero.

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