giorgio levi

Epoca, 70 anni fa nasceva il settimanale che avrebbe rivoluzionato la storia del giornalismo italiano

Esattamente 70 anni fa (14 ottobre 1950) nasceva “Epoca”, il settimanale voluto da Arnoldo Mondadori sul modello dell’americano Life.

Fu un magazine rivoluzionario, il primo a far diventare la fotografia l’anima vera del giornale.

Vantava le migliori firme del giornalismo italiano e internazionale. Zavattini, Spadolini, Guerriero, Cavallari, Hemingway che nel 1952 acconsentì a pubblicare il “Vecchio e il mare” in edizione integrale, e poi Enzo Biagi che ne fu un leggendario direttore.

Ma furono i grandi fotografi delle più importanti agenzie del mondo i veri protagonisti di Epoca. E tra gli italiani il maestro di tutti fotoreporter Mario De Biasi. Ma come si fa a non ricordare Walter Bonatti, il numero uno degli alpinisti italiani, che con i suoi eccezionali reportage faceva vendere a Epoca centinia di migliaia di copie ogni settimana.

Epoca era per noi ragazzi il nostro occhio sul mondo, sognavamo quei viaggi avventurosi, c’incantavamo a leggere i racconti degli inviati. E poi lo sbarco sulla Luna con le diapositive degli astronuati in offerta ai lettori. Volevo diventare giornalista a tutti i costi.

Ho fatto in tempo, nei miei anni di Mondadori, a collaborare un paio di volte con l’ultimo Epoca, prima della sua definitiva e tristissima chiusura.

Vanto anche qualche numero importante del giornale, come quello del 2 febbraio del 1969 con in copertina il martirio di Jan Palach. E soprattutto vero gioiello da collezione il numero dell’8 dicembre 1963 “Una esclusiva assoluta. Il film inedito dell’assassinio di John Kennedy, sequestrato dall’Fbi”. Lo conservo intatto da quel giorno.

Io non penso che il giornalismo di oggi faccia necessariamente schifo, ci sono grandi inviati ed eccellenti fotografi. Penso semplicemente che gli editori siano caduti nella trappola della rete senza riuscire a sfruttarla e hanno rinunciato a far sognare i propri lettori.

Noi sogniamo ancora adesso.