
La situazione sanitaria del Paese, la larga diffusione del contagio, le misure anti Covid sempre più restrittive non ci consentiranno di organizzare a metà febbraio la consueta cerimonia di consegna del Premio Pestelli.
Tutto ciò è molto triste, perché in questi ultimi sei anni il Premio è diventato una vera festa. Nell’ultima edizione di questo terribile anno la Sala del Camino di Palazzo Ceriana Mayneri, sede del Circolo della Stampa di Torino, era al limite della capienza. I giovani neo laureati premiati, amici, famiglie, ospiti, docenti universitari, i rappresentanti di Ordine dei giornalisti e Associazione Stampa Subalpina.
E poi foto, interviste, brindisi al ricco buffet della Sala degli Specchi. Tutto questo non si può più fare. Ho preso questa decisione con faticaa, ma l’organizzazione del Premio comporta tempi lunghi e certi. E oggi non siamo in grado di prevedere che cosa accadrà a febbraio.
Naturalmente il Premio da 2 mila euro e le targhe delle menzioni speciali verranno assegnate regolarmente. Sono arrivate al Centro più tesi di tutte le trascorse edizioni, da ogni parte d’Italia. Mai accaduto prima. Roma, Milano, Torino, Napoli, Cagliari, Genova e altre città ancora. Questo vuol dire che questo riconoscimento è finalmente entrato nelle università italiane. Ed è soprattutto ambito dalle nuove generazioni di laureati. Il Comitato Scientifico avrà dunque molto lavoro, cominceremo a leggere minuziosamente ogni tesi a partire dalla fine di novembre. A metà gennaio il nome dei vincitori.
La cerimonia per ora è rinviata al 21 giugno, nel giardino di Palazzo Ceriana, quando forse tutti insieme potremo di nuovo fare festa. E’ il giorno del solstizio d’estate. La data migliore la VII Edizione del Premio Pestelli, dedicato alla miglior tesi di laurea sul giornalismo.
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