giorgio levi

Il Circo dei Virologi è tornato a presidiare i media. Burioni dixit

A quasi 10 mesi dall’inizio della pandemia il Barnum dei virologi è tornato ad occupare spazi sui giornali e poltroncine in televisione. Li abbiamo accolti a marzo come tanti sacri vate (il sacro vate, Placando quelle afflitte alme col canto, I prenci argivi eternerà, Ugo Foscolo), ci hanno messo una paura da brividi nei mesi del lockdown, e alla riapertura delle case hanno profetizzato l’inferno per i mesi dell’estate.

Ci guardavamo l’uno l’altro dai nostri divani e ci domandavamo: sono uomini di scienza, dediti alla ricerca, chiusi giorno e notte da anni nei loro laboratori, sapranno ben quel che si dicono? E loro, fino al nostro sfinimento fisico e psichico, c’indicavano il sentiero per tornare liberi. La mascherina, lavarsi bene le mani, il distanziamento. Che mia nonna, che aveva fatto la Spagnola nel 1919, diceva le stesse cose quando avevo 5 anni. E senza essere mai andata da Fabio Fazio.

Il Barnum però non ha tenuto conto che non siamo dei fessi. Ben presto ci siamo dotati di quel kit salva virus, ci siamo comportati da persone responsabili o quasi (ma siamo 60 milioni, non si può pretendere la perfezione, se non in cambio di una dittatura), abbiamo ripreso con grandissima fatica le nostre abitudini. Anche senza i virologi della tv e dei giornali.

Ora i ragazzi della scienza infusa sono tornati. Sui quotidiani, su settimanali, in rete, in televisione. Ci stanno ripetendo esattamente gli stessi concetti di 10 mesi fa. Mascherina, gel, distanziamento, mascherina, gel, distanziamento, mascherina, lavarsi le mani, distanziamento. E poi la paura delle paure, occhio che torniamo in lockdown se non facciamo i bravi. Che cosa abbiamo fatto in 10 mesi? Siamo stati bestie come i francesi? E perché agitare ancora lo spauracchio della chiusura totale (la escludo dice Conte, fino al giorno in cui si ricrederà) che equivarrebbe al definitivo fallimento economico del Paese?

Ieri è tornato da Fabio Fazio anche il principe dei virologi. L’esimio professor Burioni, davanti ad un Fazio steso come un tappetino, ha elargito il più stupido, inconsistente, banale dei consigli: “C’è un virus estremamente contagioso, se non prendiamo le giuste precauzioni il virus si espande. Ed è esattamente quello che è successo in Francia e Spagna. Dipende esclusivamente da noi, se fuori piove e io esco con l’ombrello o non mi bagno, o mi bagno meno. Se esco senza ombrello mi bagno”.

Bravo Burioni, ora che lo so mi sento meglio. A proposito professore, quanto la paghiamo per sbirciare nel pozzo della sua scienza?