giorgio levi

John Elkann lo freghiamo noi

Quasi dal nulla spunta una alleanza editoriale impensabile in questo mercato estivo in picchiata. Tra 11 giorni esce in edicola, e online, Domani, il quotidiano di Carlo De Benedetti, diretto da Stefano Feltri. La redazione è al lavoro da un paio di mesi, l’organico al completo e secondo quanto dice il direttore è andata molto bene anche la campagna abbonamenti.

Alla macchina, ormai fuori dai box, mancava però qualcosa. Secondo quanto pubblicato da Il Fatto Quotidiano è stato siglato nelle settimane scorse un patto, non un’alleanza, tra Urbano Cairo e Carlo De Benedetti. Cairo, forte dei potenti mezzi a disposizione de Il Corriere della Sera, offre all’Ingegnere la possibilità di stampare Domani nei proprio stabilimenti e gli assicura anche la distribuzione capillare del giornale.

Tutti ovviamente sanno qual è l’obiettivo non dichiarato, mettere alle corde Repubblica, che dal 15 settembre dovrà vedersela con questo nuovo e temutissimo concorrente. Potrebbero essersi detti: ti freghiamo noi John Elkann. Che cosa ci guadagna invece Cairo? E’ assai difficile che uno sigli un patto di questo genere con l’editore di un giornale potenzialmente concorrente. Ma se è vero che l’ha fatto un tornaconto c’è. Cairo non muove un passo se non se non è certo di viaggiare in prima classe.