Secondo quanto riportato da Prima On Line il sottosegretario Vito Crimi non avrebbe nessuna intenzione di commissariare l’Inpgi. Anzi, lui stesso afferma che se la volontà del governo fosse stata quella il commissario già ci sarebbe.
Il progetto del governo (ma soprattutto suo di Crimi) per risanare le casse, ormai al limite del tracollo, prevederebbe d’imputare tutta la parte degli ammortizzatori sociali di Inpgi all’Inps. E cioè cassa integrazione, disoccupazione e contratti di solidarietà dentro Inps, ovvero 7 mila giornalisti assistiti per 37 milioni di euro. Il resto rimarrebbe come oggi.
Questo passaggio potrebbe evitare il commissariamento e allo stesso tempo dare un po’ di respiro ai conti Inpgi, in attesa che si definisca l’allargamento della platea degli iscritti.
Crimi ci “sta pensando”. Tuttavia, sarebbe più interessante sapere che cosa ne pensa l’Inps, che si caricherebbe di una spesa senza avere i benefici dei ricavi, cioè le quote dei lavoratori dipendenti che svolgo la professione di giornalista.
Quasi certamente risponderanno picche e allora Crimi dovrà inventarsi qualche altro balzano progetto.