La storia è un po’ contorta, ma ben raccontata qui su Il Post. Perciò chi vuole se la legge. In sintesi, la ragione della causa è questa: il fondo d’investimenti Blackstone comprò nel 2013 dal gruppo Rcs la storica sede del Corriere della Sera in via Solferino a Milano. Forse il più prestigioso palazzo di un quotidiano in Italia, con quella spettacolare e austera facciata. Un po’ com’era Il Times a Londra quand’era in Fleet Street. Lì i milanesi sapevano che c’era il loro giornale, e per molti anni quell’edificio ha goduto del rispetto dei lettori del Corriere e della città intera. Poi, certo i tempi cambiano, mica piove oro tutti i giorni come negli anni Ottanta. Così, la crisi finanziaria di Rcs, quando sembrava che l’impero fosse destinato a crollare, obbligò il Gruppo a vendere il palazzo a Blackstone ad un prezzo scontatissimo, 120 milioni di euro. Avevano l’acqua alla gola e la canna del gas in bocca per cui anche quella cifra era ossigeno.
Urbano Cairo, che controlla RCS dal luglio 2016, sostiene che qull’ accordo di vendita del 2013 tra RCS e Blackstone non sia più valido oggi e ha chiesto che venga annullato tramite una procedura di arbitrato. Blackstone, che ha fatto causa a Cairo a New York, sostiene invece di essere vittima di un tentativo di estorsione da parte di Rcs. Cairo affrema al contrario che secondo la legge italiana l’accordo del 2013 sia nullo, perché fu troppo svantaggioso per Rcs. Da qui la richiesta di un arbitrato. Con un dettaglio che ingarbuglia la matassa, Blackstone è ora pronto a vendere il palazzo ad Allianz per 250 milioni di euro.
Insomma, un discreto casino legale e finanziario. La redazione del Corriere della Sera è ancora in via Solferino e paga, per una parte del complesso immobiliare, un affitto a Blackstone di 10,3 milioni di euro all’anno. La Gazzetta dello Sport, come tutti i periodici Rcs, è stata invece trasferita in via Rizzoli a Crescenzago. Una sede assai meno nobile, che però ha il vantaggio di avere una fermata della Linea Verde della metro a due passi. O quasi. Pare infine che all’interno di Rcs in questi anni ci sia stato un discreto scazzo tra i dipendenti, impiegati e giornalisti. Soprattutto tra i redattori della Gazzetta dello Sport. Perché quelli del Corriere sono in via Solferino e noi qui in questa landa a ridosso della tangenziale? Se Cairo perde l’arbitrato e Allianz compra tutto il complesso, la domanda potrebbe avere presto una risposta.