giorgio levi

Libero Vs Il Fatto Quotidiano: a sputi in faccia. E riecco Renato Farina

Ora, che Renato Farina sia un opinionista di Libero fa abbastanza ribrezzo. Chi è Farina? Per chi non lo ricordasse è quel giornalista professionista che aveva ammesso tra il 2006 e il 2007 di aver collaborato, quando era vicedirettore di Libero, con i Servizi segreti italiani, fornendo informazioni e pubblicando notizie false in cambio di denaro. Al processo aveva patteggiato la pena di sei mesi di reclusione, commutata poi in una multa di 6.800 euro.

La trama è complessa, ma è riassunta bene qui, per quello che riguarda la professione, a seguito di una vicenda che aveva dell’incredibile, Farina venne radiato dall’Ordine dei giornalisti, e poi, alcuni anni dopo, riammesso.

Naturalmente è tornato a Libero, se mai ne fosse realmente uscito, e ora ha messo nel mirino, con questo editoriale, Il Fatto Quotidiano. Soprattutto Marco Travaglio. Coinvolgendo però nella polemica anche la redazione, che ha risposto seduta stante con un comunicato: “Gentile direttore, gentile collega, siamo costretti a smentire, chiedendo immediata rettifica anche ai sensi della legge sulla stampa, quanto pubblicato da Libero del 17.11.2018 a pag. 5 sotto il titolo “Rivolta al Fatto contro Di Battista”, con il testo che segue: Al Fatto Quotidiano non c’è “nessuna rivolta contro Di Battista”, nessuno “scontro”, nessun tentativo di “sfratt”», nessuna richiesta all’azienda di conoscere il “misterioso compenso” per i reportage dalle Americhe da parte dell’organismo sindacale che rappresentiamo, nessuna “minaccia” di “sciopero delle firme”. Che si tratti di notizie infondate lo avevamo già comunicato a Dagospia, unica fonte indicata dall’autrice, nonché all’autrice stessa che ci aveva contattato.
Il Cdr del Fatto
(Alessandro Mantovani, Giorgio Meletti, Francesco Ridolfi)

La risposta di Libero è stata immediata: “Gentile Cdr del Fatto, comprendiamo il vostro imbarazzo di fronte a una notizia trapelata, evidentemente, dalla vostra stessa redazione e finita in Rete. Confermiamo tutto e se abbiamo citato solo Dagospia (e non altre fonti consultate) è stato solo per non crearvi ulteriori imbarazzi”.