Dopo il caso Iacoboni Il Giornale ripropone qui un’interessante retrospettiva, diciamo così, sulla gogna riservata ai giornalisti dal M5S negli ultimi dieci anni.
Per brevità la riassumo.
2008. Beppe Grillo lancia sul suo blog, ancora prima che nascesse il Movimento e a proposito del lavoro dei giornalisti, l’iniziativa: “Sputtaniamoli” E incita: “diffamarne uno per educarne cento”.
2013. Grillo in tour torna alla carica con il suo tormentone d’intolleranza: “Pennivendoli e schiavi dei loro editori che infestano Camera e Senato”.
2013. Il blog di Grillo inaugura una caccia al giornalista ostile del giorno, chiedendo ai militanti di segnalare gli articoli critici e dando poi in pasto agli odiatori da tastiera il cronista di turno.
2017. Una giornalista Rai viene spintonata alla manifestazione di Rimini del Movimento. Alla stessa manifestazione Grillo distribuisce soldi falsi ai cronisti da “comprare”. A cui il giorno prima aveva detto: “Vi mangerei per il gusto di vomitarvi”. Riporto qui sul blog il 9 giugno la cronaca dell’intollerante assalto di Grillo.
2017. I commercianti ambulanti raccolti a Montecitorio contro la direttiva Bolkestein urlano : “Ammazziamoli, servi, maledetti, bastardi”. Li aizza il lider maximo Alessandro Di Battista puntando il dito contro la stampa. Riporto qui la notizia e su questo blog, come sul mio profilo Facebook, si riversa una caterva d’insulti, tant’è che sono costretto a bloccare l’accesso ai commenti. La Fnsi qui parla apertamente di “squadrismo e istigazione a delinquere”.
Poi naturalmente c’è la questione solidarietà della categoria, che evidenzia bene qui Enrico Mentana. Che, nel caso del summit di Ivrea, è stata pari a zero. Ma questo è un altro discorso.