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Marco Damilano direttore de L’Espresso. Quando D’Alema gli disse: “Lei è uno stupido e un bugiardo”

Marco Damilano, direttore de L’Espresso (foto Wikipedia)

Marco Damilano è (si aspetta solo la conferma) il nuovo direttore dell’Espresso, sostituisce Tommaso Cerno chiamato qui alla condirezione di Repubblica.

Damilano inizia con il giornalismo nel 1995 come redattore di Segno 7, settimanale dell’Azione Cattolica, che lascia nel 2000 assieme al direttore Piero Pisarra in polemica con i vertici. Collabora con Diario e Sette, magazine del Corriere della Sera. Dal 2001 è cronista politico e parlamentare de l’Espresso, di cui diventa vicedirettore nel 2015.

Il 2 giugno di quest’anno a Piazzapulita ha un battibecco con D’Alema. Damilano gli ricorda del think tank creato a metà anni Novanta, un gruppo che annoverava tra gli altri Fabrizio Rondolino, Claudio Velardi, Matteo Orfini: “Tutta gente che oggi è diventata renziana, non si sente un po’ responsabile per aver creato politicamente Matteo Renzi?”. D’Alema ribatte: “Per questo lo combatto tutti i giorni, per rimediare all’errore fatto”.  Quando Damilano azzarda un paragone con Renzi: “Io ero cronista nel 1998 e me lo ricordo quando lei disse a Romano Prodi: “Stai sereno…”. D’Alema non ci sta: “Lei è uno stupido e anche bugiardo”.

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Chi è Marco Damilano