Ci sono comunicati stampa così bizantini, che un bizantino direbbe ma è bizantino? Leggo questa informazione di Gedi (La Stampa-Repubblica-L’Espresso e molto altro).
“Gedi – Gruppo Editoriale, editore del quotidiano La Repubblica, comunica che è stato approvato il progetto di riforma presentato dal direttore Mario Calabresi per il rinnovamento di Repubblica nella sua edizione cartacea e digitale. Entro fine anno il quotidiano si presenterà in una veste totalmente nuova, per offrire con sempre maggior efficacia al suo pubblico nuove chiavi di lettura e di approfondimento e si arricchirà, nella sua declinazione digitale, di una nuova applicazione con contenuti originali a pagamento.
In questo contesto, Tommaso Cerno assumerà la condirezione di Repubblica a far data dal prossimo 25 di ottobre. Cerno, che negli ultimi 15 mesi ha diretto con successo L’Espresso rafforzandone il prestigio e l’autorevolezza, coadiuverà il direttore Mario Calabresi in un momento di importante innovazione del quotidiano.
L’editore formula i migliori auguri di buon lavoro a Mario Calabresi e Tommaso Cerno, nella convinzione che sapranno interpretare al meglio questo percorso di evoluzione, consolidando il ruolo centrale del giornale nel panorama editoriale del paese.
Il Consiglio di Amministrazione, che si riunirà il prossimo 25 ottobre, nominerà il nuovo Direttore de L’Espresso“.
Che cosa ho capito? Che Tommaso Cerno, che ha fama di essere un ottimo direttore, si metterà ai garretti di Mario Calabresi. Con l’obiettivo di rinnovare il giornale (online e di carta) e, ma questo i bizantini non potevano dirlo, porre fine al supplizio della perdita di copie.
L’ad Monica Mondardini, che mostrava nella primavera scorsa tutta la sua insofferenza per Calabresi, come raccontato qui, ceduto il primato in classifica delle vendite al Corriere della Sera, ha manovrato per bene la macchina e senza escludere subito dal gioco Mario ha convocato il nuovo allenatore, quello che materialmente rifarà l’intero giornale. Poi si vedrà, la partita vera, anche quella della direzione, si giocherà nell’anno nuovo. Appena Gedi annuncerà il piano editoriale dell’intero gruppo e il destino di ciascun giornale.
Il comunicato dei Bizantini Gedi non anticipa chi sarà il futuro direttore dell’Espresso. C’è chi pensa a Vittorio Zucconi, che sarebbe perfetto, ma che sarà quasi impossibile portarlo via dagli Stati Uniti e dalla sua famiglia.
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