giorgio levi

Una polemica inutile

E’ ovvio che non proseguirò questo inutile confronto con Gigi Moncalvo attraverso Lo Spiffero. Il giornale diretto da Bruno Babando ha gentilmente ospitato la mia replica a quanto scritto qui da Moncalvo e tanto mi basta. Ci sono però un paio di cose, che sul mio blog, debbo rilevare.

  1. Se il mio libro “è passato abbastanza inosservato” è opinione di Moncalvo, legittima ma del tutto personale. Io ho avuto da Volevo essere Jim Gannon (che vanta la prefazione della bravissima Alessandra Comazzi) ottime soddisfazioni. In un tour che ha riempito di pubblico (e di acquirenti) librerie, circoli e soprattutto scuole dove è stato presentato. Con notevole riscontro anche sui giornali (a partire proprio da La Stampa) come chiunque può vedere dalla rassegna nella colonna a fianco di questo blog. D’altra parte non ho mai letto un libro di Moncalvo e sono ancora qui.
  2. Io non alcun bisogno di “omaggiare John Elkann”. Sono un felice pensionato Inpgi, non aspiro a posti di lavoro, e come la maggior parte degli ex giornalisti Stampa non ho (giustamente) collaborazioni con il giornale. Tuttavia, è vero, per quel nulla che vale la mia opinione, che stimo oggi, molto più che in passato, l’editore John Elkann. Qualche volta si esprimono giudizi affrettati. Quello che saprà fare lo vedremo.
  3. Moncalvo, nonostante tutti gli sforzi prodotti per dimostrare la sua tesi, è sempre al punto di partenza. Ha utilizzato un paio di frasi del mio libro senza andare da nessuna parte. Se lo avesse letto avrebbe capito meglio anche il contesto in cui è nato e i miei rapporti con i colleghi che cito nei vari capitoli. Tant’è.

Per il resto non c’è altro da aggiungere.