Agnelli BV ha ridotto la partecipazione detenuta nel capitale di Gedi Gruppo Editoriale, portandola dal 15,027% al 6,983% . L’operazione è avvenuta il 5 luglio e la comunicazione è arrivata ieri da Consob. C’è stato cioè un taglio della cassaforte di famiglia Elkann-Agnelli nella partecipazione di Gedi, le neo società presieduta da Marco De Benedetti, che comprende numerosi quotidiani, tra i quali La Stampa e La Repubblica.
Agnelli BV è la società olandese (BV sta per Besloten Vennotschap, equivalente al nostro srl) costituita di recente (tecnicamente fine 2016), che racchiude gli azionisti discendenti del senatore Giovanni Agnelli I e che sostituisce la vecchia Giovanni Agnelli e C. società in Accomandita per Azioni. Nel cda della Giovanni Agnelli BV sono rappresentati i tre gruppi famigliari della dinastia torinese. Ciascun ramo esprime due componenti del board: il gruppo eredi di Gianni Agnelli è rappresentato da John Elkann, che assume anche la presidenza della società, e da Tiberto Brandolini d’Adda, il gruppo Nasi ha designato Alessandro Nasi e Luca Ferrero Ventimiglia, il gruppo altri Agnelli, infine, ha scelto Eduardo Teodorani Fabbri e Andrea Agnelli, figlio di Umberto e presidente della Juventus. A cui vanno aggiunti due professionisti olandesi, Jeroen Preller e Florence Hinnen, che nei fatti sostituiscono le figure che nella Sapaz (di diritto italiano) rivestivano Gianluca Ferrero e Gianluigi Gabetti, storici grand commis di casa Agnelli.
Nella cassaforte di famiglia, ovviamente, come scrive Calcio&Finanza, il grado di consanguineità è molto alto, anche perché lo statuto della Giovanni Agnelli Bv mette paletti molto rigidi al trasferimento di azioni al di fuori di componenti della dinastia.
Credits
Gedi Gruppo Editoriale oggi 12 luglio 2017 in Borsa