
Nel gennaio del 2019 Ivo Caizzi, corrispondente del Corriere della Sera da Bruxelles, scrive una lunga lettera al Crd di via Solferino. Caizzi chiede ai colleghi verificare e valutare il comportamento del direttore Luciano Fontana nella copertura della trattativa tra il governo italiano e l’Unione Europea sulla manovra. Riportati 4 episodi dello scorso novembre, tra i quali il titolo d’apertura: “Quella notizia era inesistente”.
La lunga missiva si può ancora leggere qui su Il Fatto Quotidiano in versione integrale. La mail finisce nelle mani di Maurizio Belpietro, editore de La Verità e di Panorama, che dà ampio risalto alla notizia.
Il tempo di un click e finisce sul blog del M5S, che a sua volta commenta: “Il Corriere della Sera smascherato dal suo corrispondente: le balle sul governo. Caizzi ha sollevato il problema fondamentale dell’attendibilità dell’informazione partendo dalla copertura della trattativa tra Unione Europea e Italia sulla manovra di bilancio per il 2019. Con una richiesta di chiarimenti sindacali al Comitato di Redazione e per conoscenza a tutti ai colleghi, richiama il rispetto dei principi tradizionali del Corriere come simbolo italiano dell’informazione indipendente di qualità, in un contesto, come quello attuale italiano, dove gli interessi di parte sembrano troppo spesso prevalere sul valore intrinseco delle notizie”.
Fontana replica: “Abbiamo raccontato l’intero percorso con oggettività. Forse si voleva invece raccontare il mondo immaginario delle feste sul balcone e dei numerini che non sarebbero cambiati mai. Ma questo al Corriere non è mai accaduto e mai accadrà”.
Trascorre un po’ di tempo e nel 2020 Rcs Mediagroup licenzia Caizzi, che è sempre a Bruxelles, senza preavviso e senza dare spiegazioni al Cdr. C’è una connessione tra l’episodio del 2019 e il licenziamento del 2020? Ufficialmente non c’è alcun riferimento tra l’uno e l’altro. Certo, che qualche dubbio viene. Caizzi fa causa all’azienda e Rcs si difende sostenendo che il giornalista aveva raggiunto l’età pensionale.
La pensa diversamente la Sezione Lavoro della Corte d’Appello di Milano che ha sentenziato il reintegro al Corriere della Sera di Ivo Caizzi. Con questa motivazione: “il licenziamento intimato ad Ivo Caizzi va dichiarato inefficace e, in base alle regole di diritto comune, RCS Mediagroup s.p.a. deve essere condannata a riammettere il giornalista in servizio e a corrispondergli le retribuzioni maturate in forza del rapporto di lavoro mai interrotto”.
Credits