
Secondo quanto scrive La Repubblica “la selezione utile a trovare l’amministratore delegato della Rai affidata a una società di cacciatori di teste, è ormai conclusa, ma sui nomi vige massimo riserbo. Fra quelli più accreditati per il ruolo di Ceo spicca Laura Cioli, ex ad di Rcs e Gedi, che potrebbe essere affiancata (sulla poltrona fin qui occupata da Marcello Foa) dall’ex direttore (Tg3, Rai3, RaiNews) Antonio Di Bella”. Altri indizi portano al profilo di Matteo Maggiore, direttore Comunicazione della Bei, la banca europea degli investimenti. Questi sono i due nomi che Mario Draghi ha in tasca. Prima, però, Camera e Senato dovranno votare i quattro componenti del cda espressi dal Parlamento. E qui tutto si complica, per le numerose battaglie interne ai partiti, a cominciare dal M5S e quindi è difficile determinare un tempo preciso.
Dunque, in pole c’è quella Laura Cioli, che nel dicembre del 2019, come riportato qui da questo blog, abbandonò il ruolo di ad di Gedi intascando, oltre alle ordinarie spettanze di fine rapporto, la corresponsione di un importo pari 1.850.000 euro lordi (95% a titolo di incentivo all’esodo e 5% residuo a titolo transattivo) e il versamento di 100.000 euro lordi quale Mbo forfettizzato per l’anno 2019, e la maturazione di un terzo delle Stock Grant assegnate con rinunzia delle restanti”. Come si disse allora, una donna d’oro.
Ora Cioli è consigliera di amministrazione di Mediobanca, con una mano sulla valigia e il taxi pronto, forse, per viale Mazzini.