
Chi l’avrebbe mai detto. Tutti i rumors sul dopo Sallusti a Il Giornale erano fumo negli occhi. Livio Caputo, 87 anni ben portati, è il nuovo direttore ad interim del quotidiano della famiglia Berlusconi.
Nato a Vienna nel 1933, inizia la carriera giornalistica giovanissimo. Diventa corrispondente da Bonn per il Corriere d’Informazione e Gente, poi inviato da Londra per Il Resto del Carlino, La Nazione ed Epoca. Rientrato in Italia nel 1970, è inviato per Epoca, poi entra al Giornale come editorialista e inviato nel 1976. Nel 1979 subentra al leggendario Nino Nutrizio alla direzione de La Notte. Poi entra al Corriere della Sera come capo degli esteri, nel 1992 torna in via Negri da vicedirettore.
Nel 1994 si candida al Senato con Forza Italia nel collegio di Bergamo. Eletto, diventa vicecapogruppo e poi sottosegretario agli Esteri nel governo Berlusconi I. Nel 1996 non viene rieletto e l’anno dopo entra nel Consiglio comunale di Milano, dove rimane fino al 2006.
Alla sua tenera età ora torna nella sua casa politica preferita. Liberale per 40 anni è stato grande amico di Montanelli. Di Livio Caputo ricordo gli anni da inviato di Epoca. Ero un ragazzo, ogni settimana entrava in casa quello straordinario magazine voluto da Arnoldo Mondadori su modello dell’americano Life e io mi affrettavo a cercare la firma di Caputo. I suoi pezzi erano così ben raccontati che sembrava di sedersi in un cinema e vedere uno di quei film pieni di colpi di scena.
Evviva Caputo, giornalista di razza per il tempo breve di una direzione ad interim, prima che Il Giornale vada nelle mani di qualche nessuno.
Evviva. Un buon giornalista è sempre un buon giornalista.
Tiziano, non posso approvare il tuo commento. Contiene elementi querelabili. Sui social si può dire tutto, questo non è facebook perciò qui la faccenda è molto più complicata e non posso rischiare una querela essendo io in prima persona il responsabile di questo sito. E’ possibile solo nel caso in cui ti firmi con nome e cognome e ti assumi la responsabilità di quello che scrivi, mi spiace ma non è la prima volta e perciò devo stare molto in guardia.