
La presidenza del Consiglio dei Ministri ha approvato l’elenco delle imprese editrici di quotidiani e periodici a cui viene riconosciuto, per l’anno 2020, il credito d’imposta per l’acquisizione di servizi digitali, a norma dell’articolo 190 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77. Nell’elenco viene indicato l’importo spettante a ciascuno gruppo editoriale, con il relativo codice fiscale e codice Cor, rilasciato dal Registro Nazionale degli Aiuti di Stato.
In sesta posizione troviamo Mondadori Media spa, che recupera 96.074,87 euro. Quinta posizione, con 117.000,00 euro, per WM Capital Spa, gruppo specializzato nello sviluppo del business format franchising, quarta posizione per l’Agi, Agenzia Giornalistica Italia spa, che riceve 121.520,40 euro.
Sul podio, in terza posizione, troviamo Edizioni Condé Nast spa con 154.296,50 euro. Al secondo posto c’è Gedi Digital srl, con 197.436,92 euro. Tuttavia, nel documento della Presidenza del Consiglio dei Ministri la cifra è riportata con un asterisco, che rimanda a una nota, in cui si legge: “fruizione sospesa in attesa di verifica Antimafia”. Stesso asterisco per i 200.000,00 euro concessi a Wolters Kluwer Italia srl, società che opera nel mercato dell’editoria professionale, del software, della formazione e dei servizi con i marchi Ipsoa, Cedam, Utet Giuridica, Utet Scienze Tecniche, Leggi d’Italia, Il Fisco, Oa Sistemi, Indicitalia e Teknoring.
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