giorgio levi

Gedi ha un piano editoriale? Elkann non può più sottrarsi al confronto

La firma c’è stata, quattro quotidiani locali escono da Gruppo Gedi, galassia di Exor, famiglia Agnelli. Lo stesso gruppo che edita La Repubblica, La Stampa e Il Secolo XIX.

Le quattro testate (Il Tirreno e le Gazzette di Modena e Reggio Emilia e La Nuova Ferrara) entrano nella società Sae, il cui azionista di riferimento è Toscana Sviluppo. La società ha come imprenditore di riferimento Maurizio Berrighi di Livorno, Alberto Leonardis (acquirente nel 2016 de Il Centro di Pescara) e Portobello Group, leader della pubblicità nei bar.

Per ora la firma è stata apposta ad un contratto preliminare, con closing previsto, a quanto risulta qui al Sole 24 Ore, a fine novembre. L’ondata di scioperi, che è costata carissima ai giornalisti delle quattro testate, non ha fermato la trattativa di cessione.

Il sottosegretario all’Editoria Andrea Martella ha detto: “Il governo, nell’ambito delle proprie prerogative e competenze, sta seguendo con la dovuta e necessaria attenzione l’evoluzione della vicenda riguardante i quotidiani locali del Gruppo Gedi”.

Così, appena 5 mesi dopo l’acquisizione di Gedi dai fratelli De Benedetti, il presidente del gruppo Elkann ha già cambiato strategia. Ora, secondo voci di piazza Affari, sarebbe in trattativa per portare via a Confindustria il Sole 24 Ore. Tutti gli interessati tacciono.

Tuttavia Elkann non potrà sottrarsi a lungo ad un confronto con giornalisti e dipendenti. Come chiedono i cdr di Repubblica e Stampa è ora di capire dall’editore quali siano le strategie editoriali e industriali di Gedi. Ora, non domani.