Pare che Carlo De Benedetti non sia tanto contento del suo nuovo quotidiano. C’è qualcosa che non va. Personalmente mi ero dato sette giorni di tempo per capire. Sono arrivato al quarto e non so se farò il quinto.
Le vendite sono top secret, ci vorrà un po’ di tempo. Sta di fatto che il giornale diretto da Stefano Feltri è partito con 20 pagine e ora siamo a 16. I pezzi sono lunghissimi, le foto tristi, i titoli fanno cascare tutto l’armamentario. Un grande, irrefrenabile sbadiglio.
Oggi la prima era dedicata ad una inchiesta sui 49 milioni che la Lega deve allo Stato, tutta roba ricicciata, già letta da altre parti, poco d’inedito e comunque non rilevante. L’impressione è che Feltri sia un po’ frenato, non si capisce se da questioni interne, o dalla mano d’opera che non è all’altezza delle aspettative.
Questo non è un giornale di notizie, ma di approfondimenti. L’ideale sarebbe mettere insieme le notizie con i retroscena. Notizie del giorno possibilmente.
Altrimenti, più che Domani avrebbe dovuto chiamarsi L’altro ieri.