
(foto wikipedia Di Manfred Heyde – Opera propria, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=6423734)
Tutto è pronto sul patibolo dei social. Per i 5 deputati (3 Lega, 2 M5S, 1 Renziano) che hanno chiesto (e ottenuto) i 600 euro Covid la pena è già decisa fin da ora. Si va da quella corporale (un palo piantato nel culo in piazza Montecitorio) a quella più pratica (ridate i quattrini e fuori dalle balle per sempre). Poi ci sono mille varianti, ma la furia social in queste ore 48 ore ha toccato vertici alitissimi. Zingaretti ha tiwittato: “Dimettetevi, ma prima restituite non i 600 euro, ma i vostri stipendi da parlamentari”.
Il fatto è che i nomi (oggi 10 agosto ore 14,03) non ci sono. O forse ci sono, ma il mondo dell’informazione non mostra segnali di possederli. Che succede?
Un paio d’ipotesi.
1. La prima è che i nomi di questi cinque farabutti non ci siano davvero. L’ufficio Inps, delegato alle verifiche sulle richiese di sostentamento Covid, funziona come un gioiello e la privacy è sacra. Più facile svelare il quarto segreto di Fatima. Difficile da credere, ma possibile.
2. La seconda è che i nomi siano usciti dall’Inps e siano nelle sedi di partito. Ed è come dire che sono in piazza. Tutti li sanno, nessuno li conferma. Le elezioni amministrative di settembre sono alle porte, coinvolti nel medesimo giochetto ci sarebbero anche amministratori locali a vari livelli, circa 2 mila persone.
3. I nomi sono nelle redazioni dei giornali. Come lo erano, nel loro tempo, le intercettazioni telefoniche. Sulle quali i direttori di giornale si gettavano come piranha sulla preda. E guai a non averle, erano cazziatoni per tutti. L’ipotesi che qualche media li abbia è però improbabile, il primo che pubblica i nomi fa volare gli accessi al sito del giornale. Chissà se i direttori di giornali rivali si telefonano ancora come una volta?
Alla fine arriveranno. Ma questa assenza fa pensare che l’epoca dei cacciaori di notizie sia tramontata. Sono i social a costruire i patiboli, sono loro che hanno in mano la diffusione delle notizie.