Un po’ sala controllo di Apollo 11, un po’ consueta riunione del Consiglio dell’Ordine del Piemonte. Per la prima volta nella sua storia il Consiglio si è riunito in video conferenza. Con i mezzi e le app disponibili, ma alla fine tutto ha funzionato. Alla prossima riunione, che difficilmente si potrà tenere di nuovo in corso Stati Uniti, sarà a disposizione un sistema più adeguato.

Un comunicato dice: “Siamo i primi anche in Italia ad adottare questo sistema che affianca il lavoro della segreteria che è attiva tutti i giorni e lavora in smart working”.

All’ordine del giorno anche la situazione dei freelance piemontesi fortemente preoccupati per la situazione economica che li riguarda. Per ora, come liberi professionisti appartenti a casse private, sono esclusi dai 600 euro mensili previsti dal primo decreto legge emanato in materia. Ora si resta in attesa, come annunciato qui, del decreto Fondo ultima istanza, che dovrebbe sanare una situazione che diventa sempre più intollerabile per i moltissimi giornalisti che hanno visto dimunire drasticamente in queste settimane le loro entrate economiche. Sui numerosi forum, che riuniscono migliaia di freelance italiani, non sono pochi ora quelli che ora stanno progettando di uscire da Inpgi per rientrare in Inps. Il Consiglio si è fatto carico di riproporre a  livello nazionale questo delicatissimo tema che interessa, anche in Piemonte, migliaia di lavoratori dell’informazione.