giorgio levi

L’indennizzo di 600 euro su base mensile arriverà ai freelance dal “Fondo ultima istanza”. L’attivazione è prevista con il prossimo decreto

Debbo una precisazione sul post che ho scritto ieri relativo ai 600 euro del decreto Cura Italia da destinare, su base mensile, a partite Iva, co.co.co che fanno riferimento all’Inps. Ho erroneamente titolato “I giornalisti freelanche tagliati fuori” dal decreto. In realtà non è così. I giornalisti freelance (come tutte le altre categorie di professionisti iscritti a casse private) arriveranno attraverso il “Fondo ultima istanza” da 300 milioni di euro che sarà attivato dal prossimo decreto del ministero del Lavoro. Qui di seguito il comunicato dell’Associazione Stampa Subalpina.

“Care colleghe, cari colleghi,
è un momento difficile, gli uffici della Subalpina continuano a garantire in smart working informazioni ed assistenza e sono davvero molte le richieste e le emergenze dalle redazioni, dai territori, dai freelance.
Abbiamo a cuore e ben presente il problema dei freelance. Il decreto “Cura Italia” (varato dal governo ieri, 16 marzo, e non ancora pubblicato in Gazzetta Ufficiale) ha previsto un indennizzo fino a 600 euro su base mensile per partite Iva e co.co.co. che afferiscono all’Inps, e ha invece demandato a un “Fondo ultima istanza” l’indennizzo di tutti i liberi professionisti iscritti alle casse professionali private (giornalisti, architetti, ingegneri, avvocati, commercialisti,…).
Il “Fondo ultima istanza”, da 300 milioni di euro, dovrebbe garantire misure di sostegno al reddito per lavoratori dipendenti e autonomi e professionisti che hanno cessato ridotto o sospeso la loro attività o il rapporto di lavoro a causa dell’epidemia di coronavirus. I meccanismi di funzionamento del “Fondo ultima istanza” non sono ancora noti. Bisognerà attendere un apposito decreto del ministero del Lavoro nei prossimi giorni, che stabilià le misure operative di tale Fondo, individuando la platea di beneficiari, i meccanismi di funzionamento, le tempistiche e l’eventuale tassazione.
L’interlocuzione fra Fnsi e governo è costante. La corretta informazione – tutta la filiera dell’informazione: giornalisti, stampatori, edicolanti – ha dimostrato in questi giorni e dimostra ogni ora di più di essere un presidio di democrazia e un servizio essenziale per la collettività: non può essere colpito da tagli agli organici e da ulteriori processi di precarizzazione.
Ci adoperiamo, quindi, attraverso la nostra Federazione della Stampa, affinché il governo fin da subito si faccia carico di adeguati provvedimenti di sostegno al settore, ma anche e soprattutto ai lavoratori autonomi e precari, che sono già i più colpiti sotto il profilo economico.
Grazie, care colleghe e cari colleghi, per quanto state facendo. Ci riaggiorniamo presto”.