
L’ingegner Tatiana Rizzante, cda di Gedi
Qualche volta bisogna ammettere i propri errori. Tipo il mio. Un giornalista, per dire, commette un peccato grave (tra il purgatorio e l’inferno) quando buca una notizia. Cioè, se non la vede o non la capisce o la sottovaluta o si dimentica semplicemente di averla vista. Ecco, quest’ultimo è il mio caso. Ho visto qui il 7 febbraio, sulla pagina della Sala Stampa online di Gedi, la notizia dell’ingresso nel Cda del Gruppo dell’ingegner (o ingegnera?)Tatiana Rizzante (consigliere non esecutivo indipendente), in sostituzione di Elisabetta Olivieri dimessasi a novembre. E poi me la sono dimenticata. Ma a pensarci bene, se l’ho dimenticata vuol dire che non era così eccitante.
Comunque, facendo un po’ la tara all’entusiamo dei giornali del Gruppo nel dare la notizia, ho scelto questo pezzo de La Repubblica, che a sua volta riporta una dichiarazione di Rizzante a La Stampa (si chiama sinergia, anche se i due giornali dovrebbero essere concorenti), e questo articolo de Il Corriere della Sera (7 agosto 2017) che ne traccia un ritratto abbastanza interessante.
Buona lettura.