giorgio levi

Nasce il registro dedicato agli aspiranti pubblicisti. Si parte il 1° aprile

Il presidente dell’Ordine dei giornalisti Carlo Verna al Premio Pestelli dello scorso anno

Dal 1° aprile si potrà diventare aspiranti pubblicisti  e non sarà più necessario il riconoscimento a posteriori dell’attività giornalistica.

Entra infatti in vigore il registro degli aspiranti pubblicisti che prevede un percorso formativo che avrà una data di inizio  per coloro che vorranno accedere all’elenco pubblicisti dell’albo professionale.

Sarà una specie di foglio rosa per accedere all’Ordine dei giornalisti, una rivoluzione delle regole dettata dalla necessità di migliorare i profili professionali dei nuovi entranti. Soprattutto per quanto riguarda la deontologia.

La novità arriva con l’approvazione da parte del Consiglio nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, di concerto con la Consulta dei presidenti regionali, della Integrazione delle Linee Guida per aspiranti giornalisti varata a larga maggioranza nella seduta del Cnog del 28 e 29 gennaio.

Dice il presidente dell’Ordine Nazionale Carlo Verna. “E’ l’affermazione della linea riformista del Cnog che fa seguito all’elaborazione di  una proposta di  riforma complessiva della professione giornalistica che deve essere  esaminata  dal legislatore  e che, con  questa freccia in più  al nostro arco, possiamo fondatamente  sostenere debba  avvenire al più presto”.

Il registro prevede una comunicazione di “inizio attività” da presentare all’Ordine regionale competente, con  tanto di indicazione della testata o delle testate presso cui si inizia la pubblicazione degli articoli. Viene introdotto  l’obbligo di frequentare corsi di formazione  per un equivalente di 20 crediti formativi. Dovranno iscriversi al registro anche coloro che hanno iniziato il percorso per diventare giornalista pubblicista a partire dal primo gennaio 2019, mentre  sarà esentato chi ha avviato la pratica  in data antecedente.

Credits

Ordine Nazionale dei giornalisti