
L’Unità di oggi, uscita a Roma, firmata dal direttore Maurizio Belpietro
Maurizio Belpietro ha spiegato oggi, con un editoriale sul suo quotidiano La Verità, perché per un giorno ha accettato di firmare il giornale fondato da Antonio Gramsci. Scrive Belpietro: “Sono uno spirito libero. Tanto libero da decidere di firmare L’Unità per un giorno. Il quotidiano fondato da Antonio Gramsci è fuori dalle edicole da parecchio tempo a causa di una crisi che ha portato più volte alla chiusura e la testata rischia di sparire. L’editore mi ha chiesto di consentire il suo ritorno in edicola almeno per un giorno, per mantenere accesa la fiammella del quotidiano comunista”.
E ha aggiunto tra l’altro: “Come per la pubblicità a favore dell’eutanasia non condivido praticamente nulla di ciò che vi è scritto, ma a differenza dell’Autorità per la garanzia nelle telecomunicazioni, io non sono un censore. Non minaccio la libertà di stampa con multe pari al 2 o al 5 per cento del fatturato. Nel nostro settore esiste già la magistratura, che spesso punisce i giornalisti con condanne penali e pecuniarie. Poi c’è l’Ordine dei giornalisti, che vigila sulla deontologia e interviene distribuendo sanzioni e sospensioni a coloro che non rigano diritto”.