I profili social personali dei giornalisti del New York Times dovranno rispettare una nuova regola imposta dall’editore. Ad ogni giornalista non sarà infatti più consentito manifestare opinioni personali su Facebook, Twitter o Instagram.
Il NYT ha aggiornato ed esteso le linee guida di comportamento sui social. Lo scopo è evitare che i reporter manifestino opinioni partigiane tramite canali meno istituzionali delle pagine del quotidiano, con il rischio che la posizione del singolo giornalista sia associata a quella dell’intera redazione. Si legge sul regolamento: “Sebbene tu possa pensare che la tua pagina Facebook, Twitter, Instagram, Snapchat o account su altri social media siano zone private tutto ciò che postiamo o apprezziamo online è in qualche misura pubblico”.
I giornalisti del NYT non potranno esprimere opinioni parziali, promuovere visioni politiche, appoggiare candidati, pubblicare commenti offensivi, ed è loro sconsigliato iscriversi a gruppi privati online con un orientamento visibile. Anche i link esterni ricadono in questa politica e così le fonti o il materiale satirico. Altri punti riguardano il comportamento da tenere con i lettori, specialmente con i commentatori molesti e offensivi. Ai reporter è suggerito di non dare per scontato che l’utente abbia letto con attenzione e se la critica non è stata espressa con un tono adeguato, la cosa migliore sarebbe non rispondere. Discorso diverso per gli utenti che sono percepiti come una minaccia. Ai giornalisti viene chiesto di informare i superiori in modo che il NYT possa provvedere alla sicurezza personale.
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Il nuovo codice di comportamento dei giornalisti deciso dall’editore del New York Times