Con l’utilizzo del Fondo di perequazione, costituito con il rinnovo del Cnlg del 2009 a sostegno delle pensioni più basse, il Cda dell’Inpgi ha approvato l’erogazione, per il quarto anno consecutivo, di un importo una tantum sulle tredicesime. Con questi schemi.
Pensionati diretti: una tantum pari a 2 mila euro lordi alle classi di importo pensionistico fino a 2.500 euro lordi mensili (beneficiari circi 482 rispetto ai 439 dell’anno precedente).
Pensionati superstiti: una tantum pari a 1.500 euro lordi alle classi di importo pensionistico fino a mille euro lordi mensili riferiti all’intero nucleo (beneficiari circa 33 rispetto ai 51 dell’anno precedente).
Inpgi: “Nel 2016 complessivamente 25 pensionati in più beneficeranno della suddetta erogazione. Poiché il Fondo di perequazione ha lo scopo di contribuire alla perdita di potere d’acquisto che subiscono i trattamenti pensionistici nel corso del tempo, l’erogazione sarà applicata alle pensioni in essere alla data del 31 dicembre 2015”..
Dall’erogazione sono stati inoltre esclusi i seguenti trattamenti:
- anzianità contributiva Inpgi inferiore a 10 anni.
- pensioni non contributive.
- beneficiari di assegni di superinvalidità e contributo per case di riposo.
- pensioni a superstiti riferire a posizione de cujus con anzianità contributiva Inpgi inferiore a 10 anni.
Secondo il presidente Marina Macelloni “si tratta di una decisione volta a tutelare i redditi più bassi e resa possibile grazie alla solidarietà intergenerazionale derivante dal contributo degli attivi”.
Il segretario della Fnsi Raffaele Lorusso ha detto: “Era tutto previsto e non è mai stato in discussione. La solidarietà intergenerazionale nella categoria funziona. Il pagamento della perequazione alle pensioni più basse, grazie al contributo dei giornalisti contrattualizzati. Questa vicenda, esattamente come quella dell’ex fissa, dà l’esatta dimensione della serietà e dell’attendibilità di chi, servendosi della rete, sparge fango e diffonde veleni per costruirsi una credibilità che non ha mai avuto”.
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