
Bene ha fatto Vogue a pubblicare un servizio fotografico sui signori Zelensky. Immagini che hanno scatenato le reazioni degli indignados filo-Putin che hanno sommerso la coppia di escrementi social: il popolo ucraino soffre la guerra, vuole arrendersi a Putin e voi vi fate fotografare così fighetti da Vogue?
Tutta questa cacca ha imboccato la via dello show mediatico in rete viaggiando a senso unico. Come la propaganda fake di Putin ha insegnato in questi mesi. Prima sputtani Zelensky poi ti nascondi in qualche anfratto social, pronto a ritornare sul trattore spargi letame alla prima nuova occasione.
Ho una domanda per gli indignados: com’è che non ho sentito l’inconfondibile puzza di latrina quando i russi hanno massacrato Butcha, sparato missili e bombe su scuole, ospedali, case di civili? Dove eravate? Che cosa stavate facendo?
Ah certo , Putin, a lui dovevate pensare devoti figli della sua propaganda.
Ora fate un esercizio elementare. Soffermatevi bene sulle fotografie di Vogue. Osservate i volti, lo sguardo della signora Zelensky nell’immagine che la ritrae in mezzo alla macerie di una città. Vi sembra fuori luogo? Per contro, non è forse questo il simbolo della ricostruzione, il sogno di ogni ucraino, il desiderio della normalità, la voglia di abbandonare le macerie provocate da Putin, e allo stesso tempo l’orgoglio di non arrendersi alla violenza dei russi?
E’ tutta qui la chiave che distingue il male dal bene. Gli indignados si ritrovano ancora una volta dalla parte sbagliata della Storia.
Grazie.
Condivido in pieno!
Saluti
tb
Tommaso Basilio tel. ++39-335-6571035 Via Eustachi 3 20129 Milano skype tibasso tommasobasilio@gmail.com http://www.tommasobasilio.com
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Complimenti Dott.Levi, come al solito la sua è sempre una voce che si distingue per intelligenza e indipendenza dal coro dei conformisti privi di capacità di ragionamento autonomo. La leggo sempre con piacere
👏👏👏