giorgio levi

Giornalisti in Inps. Ecco che cosa cambia per chi ha un rapporto da dipendente. La trattenuta contributiva del lavoratore è del 9,19%. Per le aziende del 23,81%

Da Leggi Oggi.

Grandi novità in arrivo che riguardano i contributi dei giornalisti iscritti all’INPGI, a seguito delle disposizioni dell’ultima Legge di bilancio. Dal 1° luglio scorso, per effetto dell’articolo 1 comma 103 della Manovra 2022 (approvata con Legge 30 dicembre 2021 numero 234) sono integralmente trasferite in Inps le funzioni garantite sino al 30 giugno 2022 dalla Gestione Sostitutiva dell’Assicurazione Generale Obbligatoria (AGO) dell’Inpgi.

A decorrere sempre dal 1° luglio i giornalisti professionisti, pubblicisti e praticanti titolari di un rapporto di lavoro subordinato di natura giornalistica, sono iscritti al Fondo pensioni lavoratori dipendenti (Fpld).

Con evidenza contabile separata, sono altresì presenti nel Fpld i titolari di posizioni assicurative, i destinatari di trattamenti pensionistici diretti ed i superstiti già iscritti.

In ragione del fatto che, a seguito del passaggio, i contributi in capo a datori di lavoro e giornalisti sono determinati secondo le disposizioni che regolano l’iscrizione all’Inps, lo stesso Istituto è intervenuto con la Circolare del 14 luglio 2022 numero 82, per fornire le indicazioni sul calcolo della contribuzione a partire dal 1° luglio e l’invio dell’UniEmens.

A norma dell’articolo 1 comma 103 della Manovra 2022, a partire dal 1° luglio i giornalisti professionisti, i pubblicisti ed i praticanti titolari di un rapporto di lavoro subordinato di natura giornalistica, sono iscritti all’Assicurazione Generale Obbligatoria (Ago) per l’invalidità, la vecchiaia ed i superstiti dei lavoratori dipendenti, istituita in INPS.

Quanto detto vale anche per i giornalisti assunti dalla già menzionata data (1° luglio), titolari di un rapporto di lavoro subordinato di natura giornalistica.

Ciò che assume rilievo, precisa la Circolare dell’Istituto, ai fini dell’iscrizione all’Fpld dell’Inps , è pertanto la natura giornalistica del rapporto di lavoro subordinato instaurato indipendentemente dalla tipologia di datore di lavoro, ivi comprese pertanto le Pubbliche Amministrazioni.

Di conseguenza, a prescindere dal contratto collettivo applicabile ed alle caratteristiche dello stesso datore di lavoro (se pubblico o privato), in presenza dello svolgimento di attività giornalistica, opera comunque il regime dell’iscrizione al Fondo pensioni.

Ci riferiamo, in particolare, ai seguenti soggetti:

  • Giornalisti professionisti.
  • Praticanti giornalisti.
  • Giornalisti professionisti tele-cineoperatori.
  • Giornalisti pubblicisti.
  • Personale iscritto all’Albo nazionale dei giornalisti, assunto presso pubbliche amministrazioni.

Fino al periodo di competenza “giugno 2022” nulla cambia rispetto al passato. Dal momento che il passaggio all’INPS ha decorrenza 1° luglio, continuano ad applicarsi le istruzioni Inpgi in uso.

Per quanto riguarda le contribuzioni (leggere l’articolo completo qui sotto) per i soggetti titolari di rapporti di lavoro subordinato di natura giornalistica, il contributo IVS (invalidità, vecchiaia e superstiti) dovuto all’Inps si attesta al 33% della retribuzione imponibile, di cui 23,81% a carico del datore di lavoro ed il 9,19% trattenuto al lavoratore.

Credits

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