
Urbano Cairo ha scelto Il Foglio per spegare perché La7 è aperta anche a giornalisti e opinionisti che difendono la posizione di Putin sulla guerra di aggressione in Ucraina.
Dice Cairo: “L’unica cosa sbagliata da fare nell’editoria è sottrarre. La cosa sbagliata è spegnere. Non fare sentire. Silenziare. Quello e’ l’unico vero potere di persuasione occulta e pericolosa. Il potere da non esercitare. La7 non e’ una televisione putiniana. E’ ovvio. La7 fa ascoltare e vedere tutto. Il che e’ esattamente il contrario del putinismo, è il contrario di ciò che avviene nei paesi autoritari. Da noi, se senti parlare i russi ti fai un’idea. Infatti è giusto ascoltarli. Quando queste persone, questi ospiti, fanno propaganda vi assicuro che il telespettatore li sgama immediatamente. Le persone non sono stupide. Oggi la gente che ascolta ore e ore di tv è molto disincantata. Non la convinci dicendo due stupidaggini. Alcuni di questi personaggi televisivi filoputiniani secondo me fanno ridere la gente. Ci sono i putiniani e le macchiette. Ma in mezzo a tante altre voci che vengono messe a confronto. Lo ripeto: anche questa è libertà”.
E aggiunge: “Questo non significa essere putiniani, anzi è il contrario. Poiché siamo forti della nostra libertà ascoltiamo anche i russi. Quanto alle mie convinzioni personali, per ciò che contano, ho pochi dubbi. Sono ammirato dalla tenacia, dall’orgoglio, dalla forza e dalla dignità del popolo ucraino che resiste contro l’invasore”.