giorgio levi

Assegnata la prima tranche di contributi pubblici all’editoria. Ecco chi ne beneficia. “Cronacaqui” tra i primi 10 incassa più de “Il Foglio”

Il Dipartimento per l’informazione e l’editoria della presidenza del Consiglio ha assegnato la prima delle due quote annuali di contributi pubblici diretti ai quotidiani che ne hanno fatto richiesta in base ai criteri stabiliti dalla legge. Riassunti qui secondo la normativa.

Ecco chi incassa e quanto.

Dolomiten 3.088.498,02 euro
Famiglia cristiana 3.000.000 euro
Libero quotidiano 2.703.559,99 euro
Avvenire 2.533.353,97 euro
Italia oggi 2.031.266,98 euro
Il quotidiano del Sud 1.848.080,44 euro
Il manifesto 1.537.625,76 euro
Corriere Romagna 1.109.178,49 euro
Cronacaqui.it 1.103.650,03 euro
Il Foglio 933.228,99 euro
Primorski dnevnik 833.334,04 euro
Il Cittadino 712.049,4 euro
Cronache di (Libra editrice) 629.978,39 euro
Quotidiano di Sicilia 524.703,62 euro
Neue Südtiroler Tageszeitung 516.650,56 euro

Ci sono ovviamente molte perplessità sulla distribuzione di questi finanziamenti, che non riguardano da molti anni le maggiori testate italiane come Il Corriere della Sera, La Stampa, La Repubblica, Il Secolo XIX, Il Messaggero e altre.

Sui criteri di finaziamento è interessante il commento della newsletter Charlie de Il Post: “Criteri che, come abbiamo spiegato spesso, in teoria dovrebbero sostenere i giornali pubblicati da cooperative di giornalisti, da enti non profit o destinati a minoranze linguistiche, insomma tutelare utili e bisognosi mezzi di informazione, mentre nella pratica sono per buona parte sfruttati con costruzioni formali da giornali con proprietà tradizionali oppure con ricavi già molto cospicui, attribuendo soldi pubblici a una concorrenza piuttosto sleale nei confronti delle altre testate, e senza che ne venga incentivata in nessun modo la qualità dell’informazione o un servizio pubblico. In nome di un’idea di pluralismo che si limita a finanziare qualunque testata si costituisca in modo da essere finanziata”.

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