
Nella sua dichiarazione dell’altro giorno il presidente di Inps Pasquale Tridico ha detto qui che l’ente pubblico sarebbe pronto ad assorbire Inpgi, l’ente previdenziale dei giornalisti che si trova da qualche anno in una drammatica situazione economica. Ma Tridico ha aggiunto una mezza riga, che ha fatto infuriare la presidente di Inpgi Marina Macelloni. Ha detto il numero uno di Inps: “Lo abbiamo fatto con altri enti, saremmo disponibili, c’è una interlocuzione in corso”.
Il punto è proprio interlocuzione in corso. La presidente dell’Istituto Marina Macelloni ha accusato Tridico di sabotaggio: “Come? C’è un interlocutore tra Inps e Inpgi e non partecipa il soggetto interessato, cioè noi?”
E’ gravissimo l’intervento di Tridico, secondo Raffaele Lorusso, segretario di Fnsi: “Nessuna meraviglia, visto che da mesi, a margine di convegni e iniziative varie, il presidente Tridico non perde occasione per annunciare la fine imminente dell’Inpgi. Evidentemente, oltre che il patrimonio dell’Istituto, ha messo nel mirino la professione giornalistica che da più parti si punta a indebolire fino a renderla insignificante. È un disegno da contrastare con ogni mezzo”.
Ora, considerato che il presidente di Inps non può essere un soggetto che pronuncia frasi a caso, c’è da credere che il mondo della politica stia muovendo alcune delle sue pedine. L’obiettivo più visibile è lo scioglimento di Inpgi nell’ente pubblico per garantire le pensioni ai giornalisti (Tridico dixit), l’obiettivo tenuto sotto traccia è quello d’intervenire sul mondo dell’informazione smontandone le strutture. Dall’Ordine al sindacato, vecchia storia inaugurata da Grillo con numerosi vaffa alcuni anni fa e le liste di proscrizione dei giornalisti. Perciò, nessuna novità.
Tuttavia, a quel tempo il terreno non era così fertile per assestare il colpo definitivo al presunto Quarto o Quinto e Sesto Potere. Ora forse, attraverso la crisi di Inpgi e la frattura che, su questo delicatissimo tema, si è aperta all’interno della categoria, si aprono orizzonti diversi. Tommaso Nannicini (Pd): “L’Inps è pronta ad assorbire l’Inpgi come ha già fatto con altre gestioni in passato, anche con i necessari elementi di gradualità”.
Nannicini parla a nome suo di ex uomo vicinissimo a Renzi, o a nome del partito? La dichiarazione di Tridico ha messo in moto una strana macchina da guerra. Sulla quale non sembra voler salire la Lega di Salvini, se è vero che il deputato Massimiliano Capitanio avrebbe intenzione, proprio sulle dichiarazioni di Tridico, di presentare una interrogazione parlamentare: “Sarebbe interessante sapere chi siano gli interlocutori con cui il presidente Tridico starebbe valutando l’assorbimento dell’Inpgi. Sul futuro previdenziale dei giornalisti è inutile creare allarmismo se non ci sono degli elementi concreti sul tavolo. Se è davvero al lavoro per assorbire Inpgi, fornisca elementi concreti”. Allora, pronti via all’interrogazione parlamentare. Vedremo.
Per ora si è tenuto fuori dal dibattito Andrea Martella (Pd), sottosgretario con delega all’informazione, vicinissimo al compagno di partito Andrea Orlando, che ha espresso in questi mesi di governo, posizioni differenti da Nannicini. Ma è assente all’appello il M5S, che ai tempi di Vito Crimi, allora sottosegretario al’informazione nel primo e secondo governo Conte, oggi reggente del movimento, non aveva nascosto la sua avversione per il mondo dell’informazione, auspicando l’abolizione dell’Ordine e lo smantellamento di tutte le sue strutture, tagliando il contributo pubblico alle cooperative di giornalisti per finire ad Inpgi, che già Crimi riteneva di voler commissariare. Ma il contributo al dibattito del M5S dovrebbe essere imminente, è troppo ghiotta l’occasione.
Adesso la guerra per spolpare quello che resta della professione può cominciare. La politica sta disponendo le sue pedine. I giornalisti sono divisi come mai prima d’ora, e quando va bene indifferenti, timorosi quelli in attività di non arrivare alla pensione, impauriti di perderla i pensionati. E su questo, le varie correnti all’interno della categoria, stanno giocando, osteggiandosi duramente, una partita priva di senso.
Gli editori, come sempre, si tengono fuori e invece di assumere giornalisti (contribuenti Inpgi) preferiscono contrattualizzare gli ingegneri informatici, ehhh il mondo è della rete. Che brutta gente.
Tridico mi spieghi come fa un carrozzone come l’Inps a cui servono 13 anni per spedire un estratto conto contributivo richiesto dal suo proprietario a caricarsi se non peggiorando la sua efficienza ulteriormente a farsi carico di un altro Ente previdenziale che produce deficit.